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Crisi d'Impresa Report

Report Base Gratuito

IL PROFESSIONISTA E IL CODICE DELLA CRISI: DA DOVE PARTIRE?

Il concetto di “prevenzione”, con i relativi segnali che anticipano gli squilibri aziendali, è stato a lungo dibattuto negli ultimi anni. Dal punto di vista dell’imprenditore, spesso le prime criticità (ritardi nei pagamenti, cali nel fatturato o problemi finanziari) diventano evidenti solo quando la crisi è già in corso o in uno stadio avanzato.

Questo aspetto risulterà particolarmente evidente durante la prossima campagna bilanci, quando si dovrà dare contezza delle attività svolte per intercettare tempestivamente i segnali di criticità.

Il Commercialista, per sua natura, è l’unico professionista in grado di assumere un ruolo “principe” nella prevenzione e gestione delle crisi, soprattutto con l’entrata in vigore del nuovo "Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza" (normativa che coinvolge tutte le imprese, indipendentemente dalla natura giuridica o dalle dimensioni).

Questo compito complesso, se affrontato con la dovuta attenzione, può diventare una grande opportunità per Studi e Imprese, purché i cosiddetti “indici di crisi” non rimangano sterili numeri, ma vengano più correttamente interpretati come “indicatori di benessere e salute aziendale".

LA COMUNICAZIONE CON I CLIENTI

Viviamo anni non semplici per gli studi professionali. Con la solita diligenza e professionalità, i commercialisti continuano ad affrontare scadenze e responsabilità crescenti, spesso non adeguatamente valorizzate e apprezzate dai clienti.

In questo contesto, avviare un dialogo con le imprese su monitoraggi costanti e consulenze specifiche appare tutt’altro che semplice. Inoltre, ampliare i propri servizi in materia di crisi d’impresa, avvalendosi delle competenze e degli strumenti più adatti, richiede un investimento non trascurabileAd oggi sono disponibili ottime soluzioni software dedicate al monitoraggio della situazione finanziaria, con le quali è possibile assistere le imprese più attente e sensibili (ovvero quelle in grado di riconoscere e compensare adeguatamente l’impegno del consulente). L'Associazione sta stipulando importanti convenzioni in tal senso.

MA PER TUTTE LE ALTRE AZIENDE?

Alcune imprese non hanno mai sentito parlare dell’argomento in oggetto e potrebbero male interpretare le “sollecitazioni” del Commercialista, intenzionato solo a svolgere al meglio il proprio lavoro. Proprio per “sensibilizzare senza allarmare” questa categoria di imprese, ti segnaliamo e consigliamo una nuova partnership con una seria e nota associazione datoriale nazionale.

Le aziende associate a FederTerziario potranno richiedere GRATUITAMENTE un “Report Base” contenente: Valutazione Centrale Rischi Banca d’Italia, adeguati assetti organizzativi, eventuale valutazione degli indici di bilancio depositato (se obbligata al deposito), reputazione aziendale aggiornata (rating disponibile per qualunque categoria di impresa).

Seppur parziale e NON risolutivo, il Report base rappresenta un primo e utilissimo passo per affrontare una discussione serena tra impresa e consulente senza impegni economici preliminari per l’imprenditore e soprattutto per lo Studio.

IL COMMERCIALISTA AL CENTRO

Tutti i "Report Base" prodotti verranno condivisi anche con il Professionista collegato all’impresa. I partner interessati NON effettueranno alcun tipo di “analisi aggiuntiva” senza prima coinvolgere lo Studio. Il Commercialista rimarrà sempre il punto focale di ogni azione tecnica e commerciale.

Se condividi la nostra visione, contattaci per ottenere maggiori dettagli.

Buon lavoro!

 

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RICHIEDO

​la documentazione necessaria alla elaborazione del Report Base

Grazie per averci contattato !

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